Alessandro Mola jr ha la passione per la ceramica nel sangue essendo figlio e nipote d’arte. Il nonno, da cui ha ereditato anche il nome, fu un famosissimo scultore e ce- ramista della prima metà del ‘900; collaborò sia con la ceramica Lenci che con Sandro Vacchetti, creando ceramiche ispirate alla tradizione sarda ma caratterizzate da uno spiccato accento modernista (le sue bellissime testine di donna di Desulo compaiono anche in alcune scene del film di Benigni “La vita è bella”). Nel dopoguerra fondò la manifattura “Nuovo fiore” che alla sua morte, nel 1957, passò nelle mani del figlio Fabio, padre di Alessandro jr.
Nato nel 1960, pur dedicandosi ad altro per professione, ha sempre amato la scultura in ceramica e si è espresso in quest’arte già da adolescente. Da alcuni anni ha iniziato anche lui a creare figure di donne che vestono i costumi di diversi paesi della Sardegna, riprendendo quindi i temi cari al nonno ma reinterpretandoli con la propria sensibilità artistica. Nascono così le sue creazioni, fedeli alla tradizione di famiglia e in buona parte alla riproduzione dei costumi sardi seppure rinnovate da una creatività personale, mutata negli anni con il perfezionamento delle capacità e delle soluzioni tecniche ed evoluta nella raffinatezza artistica.